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Parthenope
2h 16m di Paolo Sorrentino

La vita di Partenope, che si chiama come la sua città, ma non è né una sirena, né un mito. Dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Dentro di lei, tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza: la spensieratezza e il suo svenimento, la bellezza classica e il suo cambiamento inesorabile, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt stantii e le vertigini dei colpi di fulmine, i baci nelle notti di Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti, i padri veri e quelli inventati, la fine delle cose, i nuovi inizi. Gli altri, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, le loro derive malinconiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sempre in compagnia dello scorrere del tempo, questo fidanzato fedelissimo. E di Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male.

16:30 21:30
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Berlinguer. La grande ambizione
2h 2m di Andrea Segre

Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale, con oltre un milione settecentomila iscritti e più di dodici milioni di elettori, uniti dalla grande ambizione di realizzare il socialismo nella democrazia. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la storia. Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere, fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati.

14:45 19:00
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Almodóvar, lo sguardo insolente
52m di Catherine Ulmer

Anticonformista per eccellenza, Pedro Almodóvar ha osato tutto nella sua immensa carriera cinematografica. Confrontandosi con pulsioni, droghe e sessualità sfrenata, identità travestite, negli anni ha permesso lo sviluppo di un cinema post-franchista colorato, disinibito e senza tabù.

In una Spagna che ha finalmente fatto pace con il proprio passato, il nativo della Mancia incarna tutte quelle generazioni che sanno quanto sia importante ricordare e proteggere a tutti i costi questa insolenza artistica.

17:00 VO
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Te estoy amando locamente
1h 46m di Alejandro Marín

Siviglia 1977. In Spagna l’omosessualità è ancora considerata un crimine. Reme, una sarta fortemente tradizionalista, è però mossa dall’amore per il figlio adolescente aspirante artista, e si vedrà coinvolta in prima persona nel nascente movimento di liberazione omosessuale andaluso, paradossalmente nato all’interno della Chiesa cattolica. Storia d’orgoglio ispirata a fatti realmente accaduti.

19:15 VO
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Sujo
di Astrid Rondero e Fernanda Valadez

Sujo, 4 anni, è figlio di un sicario, considerato un traditore ed eliminato da un cartello locale che vuole fare fuori anche il bambino prima che diventi un uomo in cerca di vendetta. Il percorso di Sujo incrocia quello di una professoressa universitaria argentina in un’ammaliante trama magistralmente architettata dalle due cineaste/sceneggiatrici. Gioiello del nuovo cinema messicano che ha meritato il Gran Premio della Giuria World Cinema Dramatic all’ultimo festival di Sundance.

21:30 VO

Orari contrassegnati con VO indicano una riproduzione in lingua originale con sottitoli.

Orari contrassegnati con Arena indicano che il film sarà riprodotto presso l'Arena Palma, in Via della Rocca 2-3.